martedì 16 giugno 2015

Assemblea 2015. Com'è andata

Ciao a tutte\i,
come forse saprete, all'ultima Assemblea della scorsa settimana eravamo, letteralmente, i famigerati quattro gatti.

Non abbiamo potuto così procedere a quanto disposto dallo Statuto, limitandoci a rimandare l'Assemblea a settembre.

Ne abbiamo comunque approfittato per parlare di cose molto importanti, che richiedono molta attenzione. 

1.        
Natura della Bottega e scopo dell'associazione. Riprendendo quanto da me scritto l'anno scorso, abbiamo parlato di come proseguire il nostro cammino ed in che forma. Se associarci ad associazioni più grandi, se "specializzarci" in determinate attività ecc. Il mio punto di vista è noto, e l'ho esposto nella mia relazione: secondo me La Bottega ha bisogno di diventare qualcosa di più grande, ad esempio facendo parte di organizzazioni attive a livello nazionale. Così potremmo usufruire di una migliore organizzazione e potremmo lavorare in maniera più efficace. Anche lo specializzarsi a fare solo poche cose potrebbe darci un'identità maggiore, identificandoci con i progetti che portiamo a termine. Questo potrebbe aiutare ad attrarre nuovi volontari. Ne è nata una discussione, nella quale si è contrapposta l'idea di una Bottega fatta da noi, che si appoggi alle diverse associazioni alla bisogna, com'è stato quando abbiamo trattato l'argomento ROM. Anche sui campi di intervento, si preferisce continuare a tenerli vari, in modo da poter fare ciò che più ci sta a cuore. In sostanza, per la maggioranza dei presenti, l'organizzazione attuale della Bottega va bene così com'è. 
2.        
Bilancio e autofinanziamento. Manuela ha presentato i bilanci dell'anno appena passato. Si evidenzia una costante perdita, dovuta ai fondi investiti per i progetti e alle poche entrate. Si pensava quindi a nuove forme di finanziamento. Vedi punto successivo. 
3.        
Cena di autofinanziamento. Una proposta è quella di fare una cena di prefinanziamento, alla quale invitare un discreto numero di persone (si parlava di almeno 70), per promuovere la bottega e raccogliere fondi. La cena potrebbe essere collegata alle iniziative di Libera, come la loro cena della legalità, oppure potrebbe essere movimentata da uno spettacolo, ad esempio con Luca Klobas. E' tutto da definire. Si pensava di farla indicativamente per fine settembre. 
4.        
Appoggio alla coooperativa Mondo Alegre. Si è deliberato l'acquisto di due quote associative alla cooperativa Mondo Alegre, al costo di 50€ l'una. Non saranno certo questi a farci fallire! 
5.        
Cena di saluto. Mercoledì 17 (non venerdì) cena di saluto all'ottagono di Rodano. Pizzeria-Ristorante vegetariano e vegano. Lucia ha già diramato le informazioni.
Spero di non aver dimenticato o sbagliato nulla. Nel caso, help me!

Michele Cilfone

Assemblea 2015. Relazione del presidente

Ebbene sì, siamo arrivati anche al terzo anno de La Bottega che Non c'è, tutti insieme per l'Assemblea delle socie e dei soci.
È stato un anno più tranquillo del precedente. Continuiamo sempre la nostra battaglia per il riconoscimento dei diritti del popolo ROM, che comunque è costituito per la maggior parte da persone oramai nate e cresciute nel nostro Paese.
Continuiamo l'informazione per uno stile di vita più sostenibile e per un consumo critico e più etico, tramite l'organizzazione delle serate divulgative, come quella tenutasi in occasione della Fiera di Santa Apollonia.
Abbiamo sostenuto un'importante campagna per la raccolta firme relativa alla presentazione di una legge di iniziativa popolare. Lo scopo della legge è quello di istituire in Italia il Dipartimento della Difesa Civile, non armata e non violenta. A tale proposito abbiamo organizzato una serata divulgativa, per la verità anche molto partecipata, e la raccolta firme è stata un successo: 50000 firme raccolte!
L'Associazione continua nel suo lavoro, instancabile.
Mi rendo conto, ogni giorno di più, quali persone straordinarie la costituiscano. Persone dotate di un'energia e di una volontà incredibile, che prestano la loro opera in questa ed in altre organizzazioni di volontariato.
Restiamo però sempre limitati ai nostri confini. È un periodo brutto per tutti. La paura e l'egoismo dilagano, ed il ritratto del nostro Paese che viene dai media non è tra i più rassicuranti.
È quindi difficile trovare ed interessare nuove persone. E la domanda che dobbiamo porci è: lo stiamo veramente facendo? Le nostre iniziative sono sempre molto belle ed interessanti, ma il pubblico che si vede è sempre lo stesso, e non rappresenta certo il bacino ideale dove cercare nuovi volontari.
Purtroppo, anche quest'anno, abbiamo avuto la conferma di non riuscire a coinvolgere i membri del GAS Sogni e... Bisogni, con i quali pure siamo a stretto contatto.
Abbiamo parlato diverse volte di cercare di fare attività negli oratori, ma anche qui sappiamo che è un ambiente molto difficile.
E allora? Se veramente vogliamo costruire qualcosa, dobbiamo seriamente interrogarci su questi aspetti.
Come crescere verso un'associazione che possa interessare nuove persone?
Cercando una nostra personalità più precisa? Una linea di condotta e degli obiettivi più centrati e meno variabili? Certo, il campo d'azione per il volontariato è immenso. Cose da fare ce ne sono. Ma, non sarebbe opportuno cercare di darci una direzione precisa, magari ostinata e contraria (cit.), e definitiva, in modo da identificare con esso anche l'associazione.
L'anno scorso proposi, con scarsa fortuna, l'affiliazione ad una qualche organizzazione più grande, il divenire un punto operativo di Emergency, de La Comunità di Sant'Egidio, di Amnesty ecc..
Forse, comunque, non ci piace perdere la nostra identità, la nostra specificità, il senso di un'Associazione solo nostra, e non di un ufficio staccato di una qualche altra organizzazione.
Non saprei. Penso che dobbiamo evolverci, magari intraprendendo il cammino per diventare Associazione di Promozione Sociale.
Io credo che i nuovi progetti ai quali ci stiamo affacciando, la Scuola di Italiano per Stranieri e la collaborazione con Libera sul campo delle iniziative nelle scuole per la cultura della legalità, possano essere l'occasione per darci un'identità precisa. Per darci una connotazione che ci faccia conoscere meglio e che possa attirare nuove persone. Personalmente sono progetti che mi piacciono molto e mi danno veramente il senso di costruire qualcosa di grande, anche nella nostra piccola comunità.
È arrivato anche il momento del rinnovo delle cariche sociali.
Auguro al/alla nuovo/a presidente eletto/a di riuscire a dare un contributo maggiore di quello che ho dato io alla crescita della nostra piccola bottega, che non c'è, ma che fa tanto rumore.



Michele Cilfone

martedì 9 giugno 2015

Convocazione assemblea annuale 2015

E' arrivata l'assemblea annuale 2015.
Si terrà mercoledì 10 giugno, alle ore 21 e 30, presso i locali della Biblioteca di Pessano con Bornago (MI), in Via Umberto I°, n°3.

Mentre la politica italiana prosegue nella sua assurda avversione alle persone provenienti da altri paesi, La Bottega che Non c'è ha continuato a far conoscere la comunità ROM,  ha parlato di consumo critico e ha sostenuto la campagna per la firma per la proposta di legge per una difesa civile, non armata  enon violenta.

L'assemblea rappresenta quindi un punto di riepilogo e di organizzazione per il nuovo anno. Non vogliamo disperdere quanto costruito finora. Pensiamo anche a nuove forme di organizzazione, magari anche in collaborazione con altre associazioni più grandi.

E' anche il momento della scelta del progetto da sostenere per il prossimo anno, quindi tutte le proposte saranno valutate.

Parleremo di:
  1. Approvazione del bilancio 2014.
  2. Bilancio del progetto di sostegno ad una famiglia ROM di Cernusco.
  3. Scelta del nuovo progetto da sostenere per il prossimo anno. A questo proposito, come già detto, vengono valutate le proposte che ognuno dei partecipanti all'Assemblea può sottoporre.
  4. Tesseramento soci\e.
  5. Varie ed eventuali.
Vi aspettiamo tutti\e, soci\e e non soci\e, mercoledì 10 giugno!