mercoledì 25 settembre 2013

Secondo evento dell'iniziativa Conoscere per non discriminare

Domenica 29 settembre ci sarà il secondo evento dell'iniziativa Conoscere per non discriminare. Storia, Poesia, Musica e Testimonianze Romaní.
Dopo la prima bellissima serata,  un evento per tuffarsi nella cultura di questi popoli, ascoltando le loro poesie, la loro musica e conoscendo la loro cucina.

Vi aspettiamo numerosi, alle 16 e 30!!!

domenica 22 settembre 2013

Prima serata Conoscere per non Discriminare


Venerdì 20 settembre si è svolto il primo incontro del ciclo Conoscere per non discriminare. Storia, Poesia, Musica e Testimonianze Romaní. C'è stata un'ampia partecipazione, con oltre 100 persone in sala, di Pessano e dai paesi vicini, e anche da Milano, che calorosamente hanno applaudito gli interventi che si sono susseguiti, dimostrando grande apprezzamento e interesse per gli argomenti trattati.
Dopo una breve introduzione da parte della coordinatrice Frances Catania, sugli argomenti e gli obiettivi, la serata è iniziata con un'eccitante introduzione musicale eseguita da due ragazzi dell'orchestra dei popoli Vittorio Baldoni. Hanno eseguito brani tratti dal repertorio gitano e dal repertorio classico, che sono andati direttamente al cuore dei presenti.
Ernesto Rossi, Presidente dell'associazione ApertaMente di Buccinasco, ha introdotto l’argomento con un breve excursus sulla storia dei popoli rom, dalle origini in India sino a noi, sulla loro lingua che trova origine nel Sanscrito e dell’antica cultura proseguiva con una descrizione appassionata e puntuale
Sono stati toccati varie temi come gli sgomberi, mostrando come dietro questi eventi, forse lontani dal comune sentire, ci sono delle realtà molto complesse: famiglie che non sanno dove trovare un riparo perché le loro povere cose sono state distrutte dalle ruspe che agiscono come mostri senz'anima, seppure azionate da uomini, bambini sradicati dalla scuola dove gli insegnanti con difficoltà iniziano un percorso di integrazione sociale e culturale.
Questi punti sono stati anche ripresi nel successivo intervento della maestra Flaviana Robbiati che, in prima persona, ha vissuto lo sgombero di Via Rubattino, a Milano. Trenta alunni Rom non hanno potuto più frequentare la scuola a causa dello sgombero, come se due intere classi fossero cancellati come con una gomma si cancella una parola non voluta da un quaderno.
Quello che si può fare con un aiuto intelligente è stato ampiamente illustrato da Sabrina Ignazi della Caritas Ambrosiana, la quale ha descritto il progetto Taivé. che ha un carattere socio-educativo ed è volto a favorire l’evoluzione positiva della situazione di famiglie Rom, accompagnandole verso una maggiore regolarità abitativa ed in percorsi di reale inserimento nel tessuto sociale, di integrazione con la società e la cittadinanza milanese. Otto donne provenienti da Romania, Macedonia, Kosovo e Serbia (e una decina di volontarie) danno vita, ogni giorno, al Laboratorio Taivè. “Taivè”, in lingua romanì, vuol dire “filo”: infatti il laboratorio offre, a prezzi concorrenziali rispetto al mercato, servizi di stireria e piccola sartoria: orli, cambio cerniere, accorciamento maniche. Tutti quei piccoli lavori domestici che molte donne non sanno più fare o a cui non riescono a dedicare il proprio tempo. Le lavoratrici del Taivè producono, inoltre, oggetti per la cucina (strofinacci, guanti, grembiuli), vestiti e borse.
Una spaccato di questo è raccontato nel film documentario: ‘Io, La mia famiglia Rom e Woody Allen’ della pluri premiata giovane regista Rom Laura Halilovic. Il film/documentario, presentato dal critico cinematografico Claudio Villa, è la sua prima opera, girato quando aveva solo 19 anni. Racconta in prima persona, con ironia e umorismo, il rapporto con la famiglia, il percorso fatto per accettare le proprie origini, realizzare il sogno di fare cinema e diventare regista, la fine della vita nomade, le relazioni con i parenti ancora nei campi e le loro reazioni alla notizia di un prossimo sgombero, e le relazioni con i gagé (i vicini non rom). Erano presenti in sala anche dei familiari della regista, che vivono vicino a Pessano.
Durante la serata, sono stati messi in vendita dei libri con le ricette e i consigli della nonna della regista, Maria, a cui devolveremo i proventi della vendita del libro. Sarà in vendita anche qui: http://www.lulu.com/spotlight/sivola
Alla fine di tutto, vogliamo ringraziare tutti quanti hanno partecipato e tutte le associazioni e organizzazioni che ci hanno aiutato in questo progetto. Ringraziamo Mondo Alegre di Gorgonzola, Banca Etica, il Gruppo di Acquisto Solidale Sogni e... Bisogni di Pessano con Bornago, il gruppo Polvere di Storie di Pessano con Bornago, il Bar del porto di Panarea, il circolo Legambiente di Pessano con Bornago, la Fondazione Fabrizio de André, Amnesty International, l'associazione la Comune, l'associazione Genitori di Cuore di Pessano con Bornago, il circolo Arci Ubik e l'associazione Magistrae Musicae.
Arrivederci al prossimo appuntamento, domenica 29 settembre, alle 16 e 30, in sala consiliare, sempre a Pessano con Bornago, in Piazza della Resistenza.


Il nostro Banchetto, con il libro di Rebecca Covaciu

Il banchetto dell'Associazione La Comune, con il libro della nonna Maria

Sullo sfondo il film di Laura Halilovic

Progetto Taivé, della Caritas Ambrosiana

Frances, coordinatrice dell'evento


Antonietta, la nostra consulente musicale

Il Duo dell'Orchestra dei Popoli Vittorio Baldoni

Il pubblico in sala, con il sindaco di Pessano, Giordano Mazzurana


Michele

Flaviana e Andrea, delle maestre di Via Rubattino

Sabrina, della Caritas Ambrosiana, per il  progetto Taivé
Amnesty international e Banca Etica

Natalia, sorella di Laura Halilovic, regista del film "Io, la mia famiglia Rom e Woody Allen"

domenica 8 settembre 2013

Due incontri per conoscere il popolo Rom

Dopo le meritate vacanze, torniamo con due incontri di sicuro interesse.

Conoscere per non discriminare, due iniziative ideate e organizzate dall’associazione La bottega che non c’è trasformeranno il territorio di Pessano con Bornago in uno spazio aperto, dove riflettere sui numerosi pregiudizi che circondano il popolo Romaní.

Due momenti di storia, letture, testimonianze, musica, che aiutano a sovvertire le abitudini, a sottrarsi ai condizionamenti, per non smettere mai di dare concretezza alla parola solidarietà, per non smettere mai di migliorare la nostra società  in un continuo confronto di idee,  coscienze,  culture e  religioni che danno significato e valore a ogni nostra scelta.


Aspettiamo tutti per conoscere e valorizzare.